Ciao Mamma Anna ci mancherai un mondo ti voglio bene

Giampiero 

http://www.linksullarte.com/
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Artabus, Contemporary artists

Ha scritto di lui Livio Garbuglia:“... il cavaliere omerico del nuovo millennio." (Mattino di Napoli).

Venezia
Venezia

Filo conduttore un mistico ritorno alla Natura, alla Madre terra, al

primigenio.
Ecco quindi le rispondenze tra i suoni tribali e i colori terrosi, le atmosfere delle tele e delle sculture che sembrano echeggiare tempi lontani popolati da tribù primitive e i sofisticati ritmi musicali moderni che contengono sempre un battito base di ancestrale provenienza.
Giampiero Mazzola non si definisce artista ma sperimentatore, così ci conduce nella sua visione del mondo.

Un mondo che si trasforma in una gabbia imponendoci regole e tempi frenetici che non sono quelli del cuore, della Natura.
Dietro le sbarre non riusciamo più a vedere la realtà "altra", il mondo delle Idee, dei sogni.
Come il Buddha bambino noi siamo nati "puri", destrutturati, nudi di fronte a una realtà che invece ci ha imposto di indossare i suoi condizionamenti.
Vestiamoci con i colori dell'universo" Inventiamoci una nuova nascita che sia la fusione tra primitivo e moderno.
L'artista-sperimentatore si è tuffato in questa foresta di simboli che è il mondo per creare una pittura materica, densa, intrisa di mistero, frutto di giochi tra materiali diversi, e una scultura accarezzata da mille ombre e luci.
L'unico modo per spezzare le catene con cui la realtà, a tratti incomprensibile, ci tiene imbrigliati, è aggrapparci al Sogno, all'immaginazione, e spiccare così il volo nella dimensione della fantasia.

 

PAOLA SABA